2 luglio 2008

Nella terra del malaffare: storie di devastazione e saccheggio ambientale


Venerdì 4 Luglio al presidio permanente no discariche il comitato di quartiere presenta: aspettando SUBURBANA... serata di controinformazione sulla repressione delle lotte ambientali.

Mentre chi giustamente rivendica il diritto alla salute viene criminalizzato indagato e processato chi devasta e saccheggia il territorio tutti i giorni non risponde mai dei crimini che commette, tra i tanti il più grave è l'averci rubato il destino salvaguardando il profitto di pochi sulle spalle di tutti.


Una provincia con 72 discariche distribuite in 29 paesi, 9 impianti sottoposti a normativa SEVESO, record italiano ed europeo della diossina emessa.


In questo scenario apocalittico coloro che dovrebbero tutelare il territorio continuano ad approfittare della proprie posizioni per favorire speculazioni.


La cittadinanza continua a pagare prezzi altissimi, dal punto di vista sociale e ambientale.


Le amministrazioni sembrano non trovare spazio, nelle loro agende, per affrontare seriamente tali problematiche, anzi sono sempre più pronte a favorire le logiche affaristiche a discapito della popolazione. Chi dovrebbe rappresentare le istanze della gente tende sempre maggiormente a tutelare le esigenze economiche di industriali senza scrupoli che prediligono la strada del profitto ad ogni costo.


Per quanto tempo potremo ancora affidarci a questa classe dirigente? per quanto tempo ancora dovremo assistere alle putrescenze del nostro sistema politico?


In questo clima chi lotta per difendere i propri diritti subisce la criminalizzazione e viene additato come nemico dello sviluppo. La risposta ai bisogni si risolve in denunce e repressione in nome del rispetto della legge.


Purtroppo, mai come oggi, la legge è passibile d'interpretazioni. Tali interpretazioni assumono caratteri grotteschi in alcuni casi; un esempio su tutti è quello del presidio di Grottaglie. I presidianti sono stati invitati a lasciare il presidio perchè la loro presenza potrebbe essere dannosa per il territorio che occupano, tutelato da vincoli paesaggistici ed idrologici. Ma a distanza di venti metri questi vincoli non esistono più e si autorizza la costruzione di nuove discariche per rifiuti speciali. Ad emettere questi provvedimenti, evidentemente bivalenti e divergenti è lo stesso Consiglio Comunale grottagliese. Misteri della politica? no, questioni di soldi.


Non può essere dunque questa la legge che deve tutelarci.


Lo sviluppo non può dare spazio a null'altro, questo è il messaggio a chiare che lettere che gli amministratori vorrebbero far passare. Ma lo sviluppo che ci viene proposto ed imposto è lo stesso che ha creato sul territorio nazionale vertenze ed emergenze trentennali.


Ci chiediamo perchè chi devasta e saccheggia il territorio da anni riducendolo a terra arida e piena di diossina e annullando di fatto le sue possibilità di sviluppo venga protetto da questa legge e chi invece rivendica un sacrosanto diritto come quello alla salute viene criminalizzato e perseguitato con denuncie querele e sanzioni. E quando questo non basta, ecco l'ideona:" l'esercito".


Pretendiamo un futuro a misura d'essere umano, pretendiamo un destino da scriverci da soli e non imposto da scelte scellerate e non condivise...


Non siamo più disposti ad abbassare la testa di fronte a questo scempio, diciamo basta alle speculazioni sull'immondizia e ci impegnamo a redigere un piano provinciale per lo smaltimento dei rifiuti che abbia un respiro più ampio e che venga pensato come beneficio per le popolazioni...


Chiediamo a chiunque abbia a cuore il suo destino di unirsi a noi in questa impresa per salvare il nostro futuro e quello dei nostri figli.


30.000 TONNELLATE DI ECO.. "BALLE"!


giriamo dal blog del Presidio Permanente e sottoscriviamo..


I rifiuti campani, compattati in ecoballe respinti senza indugio dalla germania e dalle altre regioni italiane per la loro radioattività, le ecoballe al centro delle inchieste su politici e camorristi, protagonisti dei 14 anni di emergenza rifiuti in campania, secondo il sindaco di Massafra non dovrebbero destare preoccupazioni tra la cittadinanza.Trentamila tonnellate della monnezza che nessuno vuole, vengono adesso benedette dai rappresentanti istituzionali locali. Tale atteggiamento è quantomeno irresponsabile per chi, per il proprio ruolo, dovrebbe invece essere il massimo tutore, garante e responsabile della salute pubblica.Tra pianificazione protesa verso nuovi inceneritori ai programmi di installazione di un pericolosissimo rigassifigatore, sino ai soliti tentativi di legalizzare discariche illegittime, senza alcuna distinzione, regione, comuni e province, tutti sembrano iperattivi, tutti indaffarati a spianare la strada agli affaristi della morte e dell’inquinamento. Mai era stata tanto violenta l’aggressione contro questo territorio, mai erano stati tanto irreversibili i danni. Ormai non c’è più tempo da perdere.


Invitiamo tutti i cittadini della provincia jonica a ribellarsi, e a riconquistare la propria dignità. Solo dal dialogo tra tutte le realtà attive in tutto il territori può nascere una grande mobilitazione. Costruiamo insieme libertà solidarietà ribellione. Con ogni mezzo necessario


1 commento:

Anonimo ha detto...

STASERA, 3 LUGLIO, ORE 20.30, ASSEMBLEA GENERALE AL PRESIDIO PERMANENTE.