28 luglio 2008

...ASPETTANDO SUBURBANA


Il comitato di quartiere organizza l'ultima serata prima di SUBURBANA festival.
Ai controlli BLACK STAR LINE sund system da Lecce veterani della scena dub & roots reggae.

21 luglio 2008

[CS] sentenza Bolzaneto

Fate pure.

Torturare, minacciare, pestare e calpestare i diritti delle persone, specie se voi appartenete alle forze dell'ordine e loro sono manifestanti, in questo paese è un reato da niente. Al contrario spaccare una vetrina è una delle cose più gravi che possa capitarvi di fare. Le persone sono niente, la "roba" è tutto. Ecco la morale che esce fuori dai processi di Genova.

Nonostante l'impianto accusatorio dei PM che denunciavano le violenze e le torture accadute all'interno della Caserma di Bolzaneto durante le giornate del G8 del 2001, le pene per 15 su 45 inquisiti sono state lievi. Lievi erano state le richieste, ancora più lievi sono state le condanne.

Non potevamo aspettarci di più, non potevamo aspettarci di meglio, dai tribunali di un paese in cui non è previsto il reato di tortura; che c'è stata, sì, ma non accompagnata dall'abuso di ufficio su cui si era retto, da un punto di vista giuridico, l'impianto processuale. Quindi, a Bolzaneto, non è successo nulla o quasi.
Nessuna violenza gratuita e nessuna violazione della Convenzione internazionale per i diritti dell'uomo.

Contentino necessario ma non sufficiente per le 209 parti civili saranno i risarcimenti. Contentino altrettanto pietoso per avvalorare la triste tesi delle mele marce le poche e lievi pene inflitte ai 15 ritenuti colpevoli, tra cui spiccano il già condannato Perugini e Gugliotta, responsabile per la penitenziaria della caserma. I reati rimasti in piedi e comminati sono un generico abuso d'autorità e fatti specifici e individuali, il che spiega la ragione delle "moderate condanne".

Così cala il sipario, per ora, su questo processo che andrà in prescrizione nel 2009. La verità emersa dalle testimonianze delle vittime di Bolzaneto è stata solo parzialmente riconosciuta: difficile negare del tutto un'evidenza così luminosa a pochi mesi dalla sentenza per l'altro grande processo alle forze dell'ordine, quello per il raid alla diaz. Ma certo quello che racconta questa sentenza è che la tortura è un abuso d'autorità e allora perchè la Diaz non potrebbe essere letta come una tranquilla e dovuta perquisizione? C'è da essere pessimisti ma questo si era già capito.

usa questo link per leggere il dispositivo della sentenza: dispositivo_sentenza_Bolzaneto.pdf

Supporto Legale

15 luglio 2008

[CS] Requisitoria Bolzaneto


BOLZANETO...SE 80 MI DA' TANTO
Meno di 80 anni per i 45 torturatori di Bolzaneto: queste le richieste dei pm genovesi.
Premettendo che siamo contro il carcere, non possiamo esimerci dal commentare le richieste di pene per i 45 imputati al processo per le torture di Bolzaneto. La premessa dei pm recitava frasi di grande impatto, parlando di episodi gravissimi, di torture, vessazioni, impunità. Nel leggere poi le richieste di pena il comportamento dei pm si è tramutato in una prudente lettura giuridica, alla ricerca di appigli e codicilli in grado di alleggerire le richieste. Ben venga la prudenza e il garantismo. Però ci chiediamo: perché solo per le forze dell'ordine e non per i manifestanti (colpiti invece duro, sia dalle richieste, sia dalle sentenze)? Infine: la conclusione cinica e spietata, che ci viene dal cuore e da quel poco di esperienza con le aule giudiziarie che abbiamo, è la seguente. Evidentemente in uno stato di diritto conviene più agire violenza contro le persone, specie se in un clima di impunità e discriminazione, razziale e sessuale, piuttosto che colpire qualche vetrina in giro per il mondo. Agire contro "cose" è peggio che agire contro le persone. Il risultato giuridico, e purtroppo sociale e culturale, che ne deriva, ad oggi, è questo. Vietato toccare la merce.
La storia siamo noi
supporto legale


SUBURBANA FESTIVAL 2008

Anche quest’anno, per la 4 volta, si rinnova l’appuntamento con SUBURBANA FESTIVAL: il festival dell’autorganizzazione sociale.
Il festival, ideato e promosso dai Comitati di Quartiere, quest’anno si svolgerà nei giorni 8 – 9 – 10 agosto presso l’ex maneggio di Fantiano, in prossimità delle cave omonime, a Grottaglie.
Si è dunque data una nuova location all’evento, abbandonando lo scenario abituale della Masseria Vaccarella che aveva ospitato la rassegna nelle tre edizioni precedenti.
La scelta è dettata dalla necessità di dover abbattere i costi organizzativi ed offrire l’evento con ingresso a ingresso libero e contributo facoltativo. Tale opzione è utile a rendere l’accesso fruibile a chiunque, svincolando la partecipazione dal corrispettivo del biglietto.
In tal modo si compie un veloce balzo in avanti verso il senso compiuto del Festival che si prefigge di raggiungere il numero maggiormente possibile di persone. In combinata con la tradizionale prerogativa di non utilizzare alcuna sponsorizzazione, la nuova impostazione tende ad un maggior coinvolgimento, sia quantitativo che qualitativo. Qualitativo nel senso della partecipazione attiva, in modo che ogni persona interessata esca dalla mentalità della semplice fruizione per proiettarsi da protagonista nella costruzione di un progetto.
Novità anche nella composizione del palinsesto. Per comporre il programma dell’evento è stata redatta e diffusa una mail d’invito a tutte le realtà musicali ed artistiche ritenute sensibili. L’iniziativa ha avuto tale successo da dover purtroppo porre diniego a moltissime persone che ci avevano dato disponibilità.
La rassegna, pur mantenendo la tradizionale formula dei tre giorni, si arricchisce quantitativamente e qualitativamente. In programma nei tre giorni: concerti musicali, rassegne di cortometraggi, installazioni fotografiche, rappresentazioni teatrali. Ampissimo il panorama musicale che prevede in ogni serata 5 band provenienti da tutta Italia. I generi musicali saranno i più disparati per soddisfare l’esigenze di ogni ascoltatore. Si oscillerà tra note folk, ritmi rock, suoni punk - hard core ed oi, ci saranno canzoni di lotta, musica hiphop e reggae, troveranno anche spazio sonorità elettroniche (per il programma dettagliato vedi il link a fondo articolo).
Novità assoluta, l’ingresso del teatro nel programma del festival. Questa new entry non si affaccia come puro esperimento ma come reale pilastro portante dell’iniziativa. Difatti ognuna delle tre serate prevede una diversa rappresentazione. Si inizierà venerdì 8 agosto con i bolognesi del teatro volante che metteranno in scena uno spettacolo sui temi dell’antifascismo. Sabato si proseguirà con i reggini del teatro ASU – artisti socialmente utili- che tratteranno i temi di più scottante attualità. Finale pirotecnico domenica 10 agosto con la performance dei pesaresi c’è chi c’ha teatro con il loro spettacolo acrobatico per grandi e piccini.
Dunque spettacoli con contenuti importanti che fungeranno da supporto alle tre giornate tematiche che caratterizzeranno il festival. Come si è gia detto la rassegna, oltre a definirsi come appuntamento musicale, vuole proporsi come momento politico e di aggregazione sociale.
Presentare un festival musicale con finalità politiche ci sembra irrinunciabile in una realtà come quella jonica. La disastrosa situazione di Taranto e della sua provincia non possono essere dimenticate neppure per un attimo, neanche nei momenti di svago. Ci piacerebbe potesse essere diverso ma questo ci impone oramai la realtà.
La composizione della città che vede la presenza oppressiva di Ilva, Marina Militare e una classe politica dirigente che facilita le speculazioni delle ecomafie, incide fortemente sulla mancanza di spazi sociali e culturali che permettano alla gente di incontrarsi, confrontarsi, condividere bisogni ed esigenze e perchè no, trovare soluzioni.
SUBURBANA si propone umilmente di essere contenitore di tutte queste entità che muovono le loro attività nel senso dell'aggregazione, socializzazione e solidarietà. SUBURBANA vuole essere lo spazio liberato di una società oppressa a tutti i livelli.
La formula dell'atuorganizzazione fà ricadere tutti gli sforzi organizzativi ed economici sui promotori, la mancanza di sponsor è una scelta fortemente voluta. Privarsi di una sponsorizzazione o di un patrocinio vuole essere un segnale chiaro: l'aggregazione ed il protagonismo possono sopperire alle minore disponibilità di fondi. Vuole essere il messaggio a chiare lettere a chi continua a delineare la politica del "panem et circensem".Tutti gli spettacoli, oggi proposti, sono un servizio che qualcuno più o meno benevolmente offre alla gente. SUBURBANA vuole essere il momento in cui ognuno impegna se stesso in favore della comunità. Profondere energie affinché si possa creare una rete culturale e politica in grado di poter opporre sistemi diversi a quelli che tradizionalmente ci opprimono. L'unione delle forze può dare vita ad eventi parimenti importanti e qualitativi di quelli proposti a vario titolo dai grandi poli commercio-culturali. Contro la mercificazione dell'arte ed a favore delle autoproduzioni così si pone il festival.
Tutti i proventi, frutto dell'iniziativa, serviranno all'autofinanziamento dell'impegni sociali che i comitati di quartiere sostengono, ed al mantenimento delle spese processuali di quei compagni che invocando i diritti di tutti in nome della giustizia, hanno avuto modo di incontrare l'ingiustizia come imputati nelle aule dei tribunali. Questo accade sempre a più persone nella nostra nazione: l’espressione del dissenso si scontra con i metodi repressivi adottati nelle strade quanto nelle aule dei tribunali.
La sinergia delle conoscenze e delle istanze sul territorio sono prerogative indispensabili per potere sviluppare un progetto che restituisca respiro alla nostre vite.
Per poter creare dal basso una piattaforma alternativa allo scellerato modello dello sviluppo e del consumo è necessario non disperdere neppure un granello di forza.
Il nostro invito è rivolto a tutte quelle realtà, collettivi, associazioni e singoli individui che si battono a vario titolo sul territorio per difendere i diritti propri e della collettività tutta. Una richiesta di partecipazione al festival e contributo all’assemblea sul tema ambiente e territorio che si terrà nel pomeriggio del 9 agosto alle ore 18.00.

Sicuri di ricevere la massima disponibilità cogliamo l’occasione per salutare calorosamente tutti i compagni e gli amici.

12 luglio 2008

Dal presidio permanente No Discariche

[CS]

PER LA NUOVA DISCARICA PER RIFIUTI SPECIALI DI "LA TORRE CAPRARICA"

Abuso in atti d'ufficio, violazioni delle norme ambientali: gli avvisi di conclusioni delle indagini preliminari ed il rinvio a giudizio di Ruggieri(dirigente della Provincia di Taranto)e di Boccini (rappresentante legale della Ecolevante S.p.A.)sono un duro colpo ad un sistema omicida che favorisce l'interesse economico di pochi anche a scapito della vita, della salute e dei diritti di tutti.
Che le autorizzazioni al cosiddetto terzo lotto fossero viziate da documenti omissivi e che vi fosse in tutto questo una chiara "prossimità" tra politici ed affaristi dei rifiuti, era cosa risaputa. Ma sorprende piacevolmente che quanto denunciato dai cittadini con la mobilitazione di questi ultimi tempi trovi finalmente un riscontro nelle aule giudiziarie.
In questo territorio fortemente penalizzato dal punto di vista economico e violentato dal punto di vista ambientale, realizzare un'altra enorme discarica per rifiuti speciali perlopiù non prodotti in zona costituisce, per noi, un gravissimo reato contro la nostra Comunità, contro la nostra storia, contro la nostra cultura contro il nostro ambiente, contro il nostro futuro, contro i nostri diritti, contro la nostra stessa libertà.
Cancellare da atti pubblici un lungo tratto dell'antica via Appia, altri insediamenti di interesse storico come il Santuario rupestre della Madonna delle Grazie e la masseria Vicentino, una condotta dell' acqua potabile, una casa famiglia per diversamente abili e svariate realtà produttive è un atto di grande disprezzo.
Ora, con autorizzazioni falsate da omissioni l'intero terzo lotto è di fatto abusivo.
Per questo motivo pretendiamo giustizia e rispetto per i nostri diritti. Ci opporremo con ogni mezzo necessario all'apertura di questa discarica e di piattaforme ad essa funzionali.

Presidio Permanente No Discariche

11 luglio 2008

...ASPETTANDO SUBURBANA


UMI3 la casa infinita

Oggi venerdì 11 luglio, il Dottor Raffaele Russo, responsabile comunale per l’assegnazione degli alloggi popolari, ha visitato il complesso UMI3 al rione Salinella ed incontrato gli occupanti. L’incontro è servito a prendere visione della situazione del complesso abitativo e poter stilare una lista provvisoria degli occupanti nonché futuri assegnatari. Il Dr. Russo ha rassicurato sull’immediata assegnazione degli alloggi, che coprirà per intero l’esigenze degli abitanti delle saracinesche di via lago d’albano, e che avverrà entro fine mese. Il Dr Russo ha inoltre confermato l’impegno assunto da IACP per l’ultimazione dei lavori dell’immobili nella fattispecie l’allaccio alla rete idrica e fognaria; le scadenze che Russo ritiene improrogabili,sancirebbero l’inizio dei lavori a settembre ed il loro completamento nel mese di dicembre. Che sia davvero l’ultimo capitolo di una storia infida ed infinita.

COMITATO PER LA CASA – COMPLESSO UMI3

7 luglio 2008

cittadinanza attiva

PIANO PROVINCIALE DEI RIFIUTI

30 giugno 2008. Lunedì. Al salone di rappresentanza della Provincia di Taranto, incontro tra amministrazione provinciale, ARPA regionale, istituzioni locali ed associazioni. Scopo dell'incontro: cominciare un percorso informativo sulla VAS (valutazione ambientale strategica) per il piano provinciale di smaltimento dei rifiuti urbani.

Il fine della riunione era dunque stabilire modi, criteri e possibilità di esprimere il proprio parere sugli scenari presentati dalla Provincia. Sono stati presentati degli stralci in cui si valutavano i criteri da rispettare nell'ambito di ogni futura proposta per il piano di smaltimento dei rifiuti e le modalità di coinvolgimento della popolazione.

Durante la presentazione è stato in qualche modo chiesto il parere della cittadinanza sulle modalità di coinvolgimento che avrebbe attuato la Provincia, che invita a presentare in data 15 Ottobre diversi scenari tra cui scegliere quello che più si adatta ai criteri proposti.

Le pressanti richieste dei cittadini, affinché sia attuata la convenzione di Aauhrus, hanno avuto finalmente effetto. Ora pretendiamo che alle parole seguano atti concreti.

Ci fa specie il fatto che l'assessore all'ambiente del Comune di Grottaglie, Ciro Alabrese, vestendo gli abiti di presidente dell'Ato3 (ambito territoriale ottimale) propagandi come fondamentale il coinvolgimento della cittadinanza in tematiche di interesse generale come lo smaltimento dei rifiuti, ma dimentichi di dare seguito a tali dichiarazioni di intenti nel suo paese, Grottaglie.

Lì si è proceduto all'autorizzazione di ben tre lotti di discarica escludendo i cittadini, le cui iniziative sono state anche denigrate e criminalizzate.

Primo passo indispensabile per un pieno coinvolgimento dei cittadini dovrà essere l’apertura di una sezione apposita all’interno del sito web della Provincia che permetta l’acquisizione di informazioni e la raccolta dei contatti e delle proposte.

Inoltre, per far sì che la gli enti interessati e la cittadinanza possano esprimere al meglio le proprie valutazioni occorre che la Provincia distribuisca a tutti gli attori della VAS il materiale necessario.

In particolare vanno fornite informazioni certe, ad oggi, su:

1) Censimento di TUTTI i siti per il trattamento dei rifiuti e particolarmente di quelli per lo smaltimento (discariche, inceneritori, recupero, compostaggio, ecc).

2) Valutazione tecnica inerente alla loro dimensione e alla previsione di smaltimento (quantità di materiale conferibile fino ad esaurimento per le discariche, regime giornaliero per gli inceneritori e altri).

3) Valutazione su base statistica certa della produzione provinciale di rifiuti nel corso degli ultimi anni e stima delle quote future, tenendo conto delle percentuali da recuperare imposte dalle leggi.

Solo così si potranno fare considerazioni serie e soprattutto si eviterà di cavalcare l'onda napoletana dell'emergenza per giustificare speculazioni sulla pelle del territorio e dei cittadini.

Queste premesse, peraltro, costituiscono la base fondamentale di conoscenza che la Provincia deve dimostrare di avere per condurre correttamente la VAS.

Crediamo che sia fondamentale battersi affinché i criteri da scegliere vadano nella direzione del miglioramento della situazione ambientale tarantina e non a peggiorare situazioni già gravissime. E’ importantissimo che gli scenari proposti non comprendano alcun impianto che produca diossina (dato che il 90,3% di tutta quella industriale emessa in Italia inventariata nel registro INES appartiene alla nostra provincia) e che si evitino assolutamente altre discariche oltre le 72 già presenti nel nostro territorio.

Siamo fortemente convinti che per risolvere il problema siano necessarie ipotesi alternative, più sostenibili ed avanzate rispetto allo smaltimento in discarica ed all’incenerimento. Questi ultimi, ormai, costituiscono strategie obsolete, pesantemente inquinanti e non in grado di chiudere il ciclo di smaltimento dei rifiuti, nonché contrarie alle direttive dell’Unione Europea.

La cittadinanza attiva e sensibile al problema ha dimostrato di possedere capacità e competenze e di essere in grado di proporre ipotesi alternative estremamente valide.

Proponiamo dunque a tutte le realtà attive presenti sul territorio un incontro per la redazione di un piano programmatico, per dimostrare che la partecipazione non può limitarsi alla consultazione. Che i cittadini non sono servi e spettatori della svendita del territorio.

Comitati di Quartiere-Presidio Permanente-Comitato per Taranto

la casa infinita

LA CASA E' UN DIRITTO! NON IN ITALIA.

ventanni per avere l'assegnazione di un alloggio popolare, liste di assegnazione mai rese pubbliche, specualazioni politiche sui bisogni della gente, amministratori indagati, ditte appaltatrici scomparse nel nulla.

Questo è lo scenario in cui si trova chi rivendica i propri diritti nel paese Italia.


Taranto, 1 luglio 2008

Il Comitato per la casa, composto dalle famiglie occupanti il complesso UMI3 al rione Salinella, fa sapere che l’incontro di questa mattina a Palazzo di Città si è risolto con un nuovo nulla di fatto. L’appuntamento avrebbe dovuto ratificare definitivamente la delibera del mese scorso in cui venivano stanziati i 70.000 euro necessari all’allaccio fognario ed idrico del complesso, si sarebbe dovuto altresì far luce sulla situazione delle assegnazione degli alloggi. Non solo tutto questo non è avvenuto, ma i presenti sono stati incredibilmente respinti ed aggrediti dalla Polizia Municipale che non ha permesso l’accesso all’atrio del Comune. In un secondo momento i Municipali stessi hanno cercato di trattenere all’interno due donne del comitato, identificandole e denunciandole per aggressione. Il tutto si è concluso con una nuova promessa d’incontro fissata per venerdì 11 luglio.

E’ incredibile ed incivile il comportamento dell’amministrazione che continua a procrastinare gli impegni già presi. E’ davvero incomprensibile il modo di rapportarsi della Polizia Municipale che evidentemente non ha i mezzi morali per svolgere questo tipo di occupazione, proponendosi in modo aggressivo e non assolutamente pertinente: difatti è evidente che si era li per rivendicare il diritto alla casa che viene rincorso da un ventennio e di certo non si volevano creare disordini. Il disordine però lo ha creato chi dovrebbe tutelare l’ordine. Ma come spesso accade in Italia i poteri non amano essere giudicati ne criticati e da qui un facile rovesciamento della realtà: due malcapitate, senza casa da 20 anni, denunciate. Bravi continuate pure così! Questo è il segnale di discontinuità con il passato di cui ha bisogno l’amministrazione per attuare le sue politiche?

Il Comitato per la Casa rifiuta inoltre ogni tipo di strumentalizzazione politica da qualsiasi parte proveniente, prendendo le distanze dalle dichiarazioni di Renna del movimento Condemi.

COMITATO PER LA CASA – UMI3- SALINELLA

2 luglio 2008

Nella terra del malaffare: storie di devastazione e saccheggio ambientale


Venerdì 4 Luglio al presidio permanente no discariche il comitato di quartiere presenta: aspettando SUBURBANA... serata di controinformazione sulla repressione delle lotte ambientali.

Mentre chi giustamente rivendica il diritto alla salute viene criminalizzato indagato e processato chi devasta e saccheggia il territorio tutti i giorni non risponde mai dei crimini che commette, tra i tanti il più grave è l'averci rubato il destino salvaguardando il profitto di pochi sulle spalle di tutti.


Una provincia con 72 discariche distribuite in 29 paesi, 9 impianti sottoposti a normativa SEVESO, record italiano ed europeo della diossina emessa.


In questo scenario apocalittico coloro che dovrebbero tutelare il territorio continuano ad approfittare della proprie posizioni per favorire speculazioni.


La cittadinanza continua a pagare prezzi altissimi, dal punto di vista sociale e ambientale.


Le amministrazioni sembrano non trovare spazio, nelle loro agende, per affrontare seriamente tali problematiche, anzi sono sempre più pronte a favorire le logiche affaristiche a discapito della popolazione. Chi dovrebbe rappresentare le istanze della gente tende sempre maggiormente a tutelare le esigenze economiche di industriali senza scrupoli che prediligono la strada del profitto ad ogni costo.


Per quanto tempo potremo ancora affidarci a questa classe dirigente? per quanto tempo ancora dovremo assistere alle putrescenze del nostro sistema politico?


In questo clima chi lotta per difendere i propri diritti subisce la criminalizzazione e viene additato come nemico dello sviluppo. La risposta ai bisogni si risolve in denunce e repressione in nome del rispetto della legge.


Purtroppo, mai come oggi, la legge è passibile d'interpretazioni. Tali interpretazioni assumono caratteri grotteschi in alcuni casi; un esempio su tutti è quello del presidio di Grottaglie. I presidianti sono stati invitati a lasciare il presidio perchè la loro presenza potrebbe essere dannosa per il territorio che occupano, tutelato da vincoli paesaggistici ed idrologici. Ma a distanza di venti metri questi vincoli non esistono più e si autorizza la costruzione di nuove discariche per rifiuti speciali. Ad emettere questi provvedimenti, evidentemente bivalenti e divergenti è lo stesso Consiglio Comunale grottagliese. Misteri della politica? no, questioni di soldi.


Non può essere dunque questa la legge che deve tutelarci.


Lo sviluppo non può dare spazio a null'altro, questo è il messaggio a chiare che lettere che gli amministratori vorrebbero far passare. Ma lo sviluppo che ci viene proposto ed imposto è lo stesso che ha creato sul territorio nazionale vertenze ed emergenze trentennali.


Ci chiediamo perchè chi devasta e saccheggia il territorio da anni riducendolo a terra arida e piena di diossina e annullando di fatto le sue possibilità di sviluppo venga protetto da questa legge e chi invece rivendica un sacrosanto diritto come quello alla salute viene criminalizzato e perseguitato con denuncie querele e sanzioni. E quando questo non basta, ecco l'ideona:" l'esercito".


Pretendiamo un futuro a misura d'essere umano, pretendiamo un destino da scriverci da soli e non imposto da scelte scellerate e non condivise...


Non siamo più disposti ad abbassare la testa di fronte a questo scempio, diciamo basta alle speculazioni sull'immondizia e ci impegnamo a redigere un piano provinciale per lo smaltimento dei rifiuti che abbia un respiro più ampio e che venga pensato come beneficio per le popolazioni...


Chiediamo a chiunque abbia a cuore il suo destino di unirsi a noi in questa impresa per salvare il nostro futuro e quello dei nostri figli.


30.000 TONNELLATE DI ECO.. "BALLE"!


giriamo dal blog del Presidio Permanente e sottoscriviamo..


I rifiuti campani, compattati in ecoballe respinti senza indugio dalla germania e dalle altre regioni italiane per la loro radioattività, le ecoballe al centro delle inchieste su politici e camorristi, protagonisti dei 14 anni di emergenza rifiuti in campania, secondo il sindaco di Massafra non dovrebbero destare preoccupazioni tra la cittadinanza.Trentamila tonnellate della monnezza che nessuno vuole, vengono adesso benedette dai rappresentanti istituzionali locali. Tale atteggiamento è quantomeno irresponsabile per chi, per il proprio ruolo, dovrebbe invece essere il massimo tutore, garante e responsabile della salute pubblica.Tra pianificazione protesa verso nuovi inceneritori ai programmi di installazione di un pericolosissimo rigassifigatore, sino ai soliti tentativi di legalizzare discariche illegittime, senza alcuna distinzione, regione, comuni e province, tutti sembrano iperattivi, tutti indaffarati a spianare la strada agli affaristi della morte e dell’inquinamento. Mai era stata tanto violenta l’aggressione contro questo territorio, mai erano stati tanto irreversibili i danni. Ormai non c’è più tempo da perdere.


Invitiamo tutti i cittadini della provincia jonica a ribellarsi, e a riconquistare la propria dignità. Solo dal dialogo tra tutte le realtà attive in tutto il territori può nascere una grande mobilitazione. Costruiamo insieme libertà solidarietà ribellione. Con ogni mezzo necessario