24 dicembre 2008

aperitivo musicale..


Dal 27 al 30 Dicembre il comitato di quertiere organizza: APERITIVO MUSICALE..
Tutte le sere dalle 19, venite a trascorrere il vostro pre-serata al comitato di quartiere 'città vecchia';

27 e 28 selezione musicale reggae roots dub, funk e hip hop. Ai controlli Shakallo, Bim Bum Bam, African Soundz

29 e 30 Selezione musicale a sorpresa

29 settembre 2008

Notte dei Briganti '08


La Notte dei Briganti, è un progetto culturale, pensato e concepito all´
interno dell´associazione Sud in Movimento.

L´evento si caratterizza per la sua vocazione fortemente ambientalista, ma
non solo, come è deducibile dal titolo stesso, vuole riscoprire e valorizzare
la storia del territorio e delle sue genti, riaprendo un capitolo, da ormai
molto tempo vacuamente richiamato, ma mai realmente affrontato e risolto, per l´
appunto, quello della "questione meridionale".

Per affrontare compiutamente questo tema non ci si può esimere dal rivisitare
e ricordare, da un punto di vista storico e non solo, la vicenda del
Brigantaggio meridionale, che a suo modo, pur emendabile per certi versi,
rappresenta il baluardo più recente della lotta meridionale per l´affermazione
di prerogative e diritti dei popoli di queste terre.

Questa manifestazione, rispettando in pieno il principio della valorizzazione
del territorio, cogliendo oltretutto l´occasione per il rilancio dei pregi
artistici e culturali dei territori, guardando soprattutto ai giovani, prevede
al suo interno il "Music Festival delle Province Meridionali", dibattiti
tematici, esposizioni artistiche e stand informativi.

Il festival appena menzionato è tutto mirato alla valorizzazione e promozione
dei gruppi emergenti delle province meridionali, non escludendo assolutamente,
le altre realtà o i gruppi musicali, gli artisti, provenienti dalle altre parti
del mondo, anzi, al contrario, è vista come una grande opportunità di
confronto, integrazione e crescita, in pieno rispetto dello spirito che muove l´
idea di questo evento, cioè di apertura al mondo, di collettivizzazione degli
impegni sociali, culturali e politici, che sin dalla sua fase embrionale, ha
permesso di ottenere grande sostegno morale e materiale dai cittadini, dalle
associazioni, dai comitati e dalle istituzioni locali, riscuotendo un grande
successo tra il pubblico e soprattutto tra i giovani.

Il tema generale dell´evento sarà: L´Ambiente, con particolare riferimento
all´ecosostenibilità, le energie rinnovabili, l´autodeterminazione dei popoli,
la tutela del territorio ed in questa edizione si parlerà anche di raccolta
differenziata.

altre info sul blog: http://sudinmovimento.blogspot.com/

11 settembre 2008

SI TORNA A SCUOLA! MA TUTTI A PIEDI

SI TORNA A SCUOLA! MA TUTTI A PIEDI


Il dissesto? Ve lo ricordate? Abbiamo pagato l’intero debito? Ma a quanto ammonta questo debito?
Domande legittime da porsi in una comunità depredata di circa 1 miliardo di euro. Ogni tanto queste domande irrisolte trovano risposta. La risposta si riproduce nei modi più beffardi e fastidiosi. Così, dopo le stangata comunale sulla tassa dei rifiuti un’altra brutta sorpresa si è presentata al rientro dell’anno scolastico. La malaventura del dissesto grava ancora una volta su uno dei quartieri più precari della nostra città. Al rione Salinella è stato da quest’anno soppresso il servizio scuolabus che portava i piccoli del quartiere nelle rispettive scuole d’appartenenza. A fronte delle lamentele delle mamme del quartiere che rivendicavano il ripristino del servizio, l’amministrazione comunale ha avanzato una richiesta di 50 euro pro capite mensili. La cifra è stata richiesta informalmente senza precisare se fossero possibili le previste esenzioni per le categorie sociali protette.
Non è possibile che sia ancora una volta la povera gente a dover rispondere delle scelleratezze compiute ai piani alti delle amministrazioni. Tanto meno possono gli amministratori assolversi dando la colpa ai loro predecessori. Il diritto al trasporto per l’istruzione è insindacabile e non può essere oggetto di mercimonio ne di risoluzione di altri problemi. I ladri sono liberi di rubare ancora e le persone pagano il prezzo di questi furti. Gli amministratori dovrebbero rivolgere il proprio accanimento verso chi ha derubato la città e non cercare di coprire gli errori di questi balordi spremendo le tasche già munte dei cittadini.
Ricordiamo infine che: in quello che viene chiamato comunemente terzo mondo, i bambini camminano a piedi anche ore per raggiungere la scuola. Ma questa non è l’Italia?


Comitato di quartiere Salinella

3 settembre 2008

GROTTAGLIE E DINTORNI

Cambiano le latitudini, passano gli anni, si accumulano le vertenze territoriali ma gli scenari che si compongono sono sempre gli stessi.

Il terzo millennio italiano cominciò con la fiumana umana che invase Genova rivendicando il diritto ad un nuovo mondo possibile. In contemporanea lo Stato inaugurava la sua stagione repressiva più dura dai tempi degli anni di piombo.

Quella strategia repressiva ancora non è finita e si perfeziona, inasprendosi, nel contrastare le lotte ambientali e non solo.

Le cariche in val di Susa, quelle di Chiaiano e lo sgombero dei presidianti di Grottaglie sono il sintomo dello stesso male: l’incapacità dello stato e dei suoi rappresentanti di tutelare gli interessi dei cittadini. Al protagonismo popolare si risponde derubricando la lotta, la singola vertenza in questione di ordine pubblico.

Il fronte politico italiano è oramai compattato in un solo blocco che considera la sicurezza nazionale la priorità della sua agenda politica. Le pratiche repressive rappresentano evidentemente per lo stato un antidoto vincente tanto da riproporlo su scala sempre più vasta.

L’utilizzo delle forze armate nelle città italiane è il segno ultimo della svolta autoritaria dello Stato.

Ciò che è successo l’1 settembre a Grottaglie non è altro che l’ennesima riprova dell’arroganza con cui in questa terra si continuano a imporre opere che devastano e saccheggiano il territorio.

La violenza gratuita di quel giorno manifesta solo il clima intimidatorio che si vuole costruire intorno a chi in prima persona vuole impegnarsi per la difesa e lo sviluppo del suo territorio, per chi vuole costruire un altro mondo possibile, proponendo scenari virtuosi non solo sullo smaltimento dei rifiuti.

La solidarietà più concreta che si possa manifestare al presidio permanente sarebbe l’impegno di difendere la propria terra su tutto il territorio smettere di accettare con apatia la distruzione della nostra terra e riconoscere l’esigenza di lottare insieme per affrontare in maniera incisiva chi in questa città calpesta la dignità dei cittadini proponendo rigassificatori, inceneritori, discariche o espropriando fette di territorio vastissime alle comunità per fini militari o per squallide speculazioni.

Il fronte comune resta unica alternativa praticabile se non si vuol lasciarsi sopraffare da scelte governative impositive e nefaste, che bruciano immondizia, che privatizzano i beni comuni e commerciano i bisogni producendo tumori e rischi antropogenici sempre più alti e precarizzando la vita stessa.

RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA DIGNITà COSTRUIAMO IL NOSTRO FUTURO

Comitati Di Quartiere

-Taranto-

26 agosto 2008

...CONTINUANDO SUBURBANA

Venerdì 29 Agosto...
il comitato di quartiere 'Città Vecchia' organizza una serata teatrale e musicale.

A partire dalle 23.00 ci sarà lo spettacolo teatrale della compagnia 'Astragali' da Lecce dal titolo:
PERSAE-da Eschilo per fabio tolledi-
(per info vedi post successivo)

A seguire dance hall reggae con
SHKALLO&AFRICAN SOUNDZ

TEATRO IN SPIAGGIA!

Venerdì 29 Agosto,

lido 'Torre sgarrata'-litoranea salentina TA-

La compagnia teatrale leccese Astragali inscena:

persae (front/frontier)

Lo spettacolo multilingustico, scritto e diretto da Fabio Tolledi, è basato sulla tragedia di Eschilo Persiani e su Quattro ore a Chatila di Jean Genet. Oggetto della tragedia di Eschilo Persiani è un evento storico realmente accaduto- la sconfitta dei persiani da parte della coalizione greca, a Salamina.

Eschilo fa una scelta audace: quella di raccontare la vicenda dalla parte del nemico. Due fronti, due eserciti, schierati l’uno contro l’altro.
I Persiani, sconfitti, i corpi massacrati, nel mare, persi.

Persae, persi, perdus, lost.

Persae è una riflessione sul conflitto come principio di distruzione, sulla frontiera come principio di separazione degli individui, sulla migrazione.
Uomini e donne migranti che attraversano le frontiere per fuggire dalla guerra, dalla miseria, corpi migranti che si perdono nel mare/frontiera.
Persae mescola lingue e suoni diversi, scegliendo la via del sincretismo, della molteplicità, della diversità poetica realizzata ed esperita attraverso l’incontro.

di Fabio Tolledi

per maggiori dettagli: http://www.astragali.org/index.php

25 agosto 2008

...CONTINUANDO SUBURBANA

Venerdi 29 Agosto il comitato di quartiere organizza la prima serata dopo Suburbana!!

A partire dalle 22.00 ci sarà prima lo spettacolo teatrale " persae"-da Eschilo per fabio tolledi- degli " Astragali " da Lecce e, a seguire, DANCE HALL reggae sulla spiaggia...

Presto pubblicheremo ulteriori dettagli...

8 agosto 2008

9/Agosto: Assemblea ambientale territoriale

Nell’ambito del Festival abbiamo pensato di organizzare un momento d’incontro e di confronto. Un invito rivolto alle realtà dei nostri territori che da qualche anno tentano di ridefinire i modi della politica cercando di difendere collettivamente i beni comuni. Da alcuni anni le lotte e le pratiche di autonomia, autogestione e solidarietà si sviluppano, crescono e si moltiplicano, resistono con determinazione a politiche che aggrediscono i territori devastando il tessuto sociale e l'ambiente. Cerchiamo quindi un confronto che sia sui rispettivi percorsi analizzando le difficoltà incontrate e socializzando le invenzioni necessarie per non arretrare.

Vogliamo esaminare tra l’altro il modo per prendere le decisioni col massimo di partecipazione e condivisione e le strategie più efficaci per rapportarsi con i media e con le istituzioni. Processi anche molto diversi tra loro per esperienza, composizione sociale, radicamento, forme di lotta ecc. che sono accomunati dal rifiuto di impianti inquinanti o nocivi che investono il nostro territorio, condizionandone lo sviluppo.

A tutti noi occorre confrontarsi con il Piano Provinciale dei Rifiuti. Ne conosciamo gli elementi negativi: non mette limiti alla produzione di diossine e può consentire l’incenerimento in varie soluzioni. Non cerca quindi di eliminare le morti per cause legate all'inquinamento ambientale. La monnezza è ricchezza, l'inquinamento profitto, la vita della gente non vale più niente.

La situazione di dissesto sociale, ambientale ed economico di Taranto e provincia presenta delle caratteristiche peculiari: 72 discariche su 29 comuni, l'ILVA, la raffineria dell’ENI, diverse centrali termoelettriche a carbone e ad oli combustibili, un cementificio e numerosi altri impianti oggi sottoposti alla legge Seveso. Le ricadute sulla salute di lavoratori e cittadini sono enormi: la mortalità per forme tumorali tra i residenti della provincia di Taranto è molto più alta rispetto al resto della Puglia e tumori tipici del fumatore incallito sono riscontrati in bambini che vivono nelle zone più prossime all'area industriale.In tutta la provincia sono tantissime le famiglie che hanno un morto da piangere e un parente in fabbrica...e la convinzione che l'unica scelta possibile è quella tra morire di fame subito o morire di inquinamento poi.

Tutte le realtà che difendono i beni comuni hanno l’esigenza di far rispettare i diritti della cittadinanza ai potentati economici e ai politici che si prestano così spesso a sostenere gli interessi di pochi a scapito di molti. Per ottenere questo risultato abbiamo verificato che occorre mettere insieme tutte le intelligenze senza farsi guidare da nessuno, decidendo sempre insieme. Siamo sicuri che se i cittadini s’impegnassero collettivamente ad affrontare i propri problemi, questi verrebbero risolti molto meglio di come vengono gestiti adesso.

Le riflessioni comuni non solo vanno individuando le soluzioni meno nocive per le problematiche ambientali, ma tentano di coniugare anche la soluzione di altri problemi. Per esempio la raccolta differenziata potrebbe essere attuata trasformando in lavoratori moltissimi disoccupati della provincia. Ragioniamo sul come fornirci di una vera informazione, creare insieme una soluzione ai problemi delle nostre collettività, dotarci di strumenti sempre migliori per far rispettare le nostre decisioni. Solo così potremmo da un lato sconfiggere coloro che distruggono i territori, dall’altro riappropriarci delle nostre vite.

Invitiamo tutti a partecipare al dibattito che si terrà il 9 Agosto alle 18:00

SUBURBANA!!!!!!!!!

Scusate tutti la lunga assenza, ma queste due settimane sono state interamente spese per cercare di allestire il posto nella maniera migliore possibile...
ed ora finalmente è tutto pronto!!
Non manca altro che la vostra presenza..
per raggiungere il meraviglioso maneggio di fantiano non dovete fare altro che arrivare in via XXV Luglio e seguire le indicazioni..
Per chi non sapesse come arrivare in via XXV Luglio ricordiamo che se venite dalla super strada per brindisi dovete prendere l'uscita Grottaglie aereoporto- San Giorgio Jonico e proseguire in direzione Grottaglie. Seguendo la strada arriverete prima ad un semaforo, continuando ad andare dritto si susseguiranno 3 benzinai sulla vostra sinistra una volta trovato il terzo benzinaio quello della Tamoil vedrete sulla destra il monumento ai caduti prendete dunque la strada sulla destra che costeggia il monumento ( piazza IV Novembre) seguendo la strada sarete su via 25 luglio e di lì... seguite la cartellonistica!


Che altro dire vi aspettiamo tutti per questa sera, dedicata alla tematica dei quartieri, con particolare attenzione alla questione dei quartieri così detti "ghetto" ed alle necessità dei loro abitanti.
Domani 9 Agosto, la tematica sarà ambiente e territorio ed è prevista una assemblea pubblica sui problemi ambientali provinciali a cui siete tutti invitati.
Il terzo giorno sarà invece dedicato all' analisi e all'approfondimento della deriva securitaria ed autoritaria di questa nazione sempre più indirizzata verso la militarizzazione dei territori e sempre meno interessata a risolvere i veri problemi della gente comune.
Il tutto immerso nel contesto artistico teatrale e musicale previsto nel programma.
A più tardi!

28 luglio 2008

...ASPETTANDO SUBURBANA


Il comitato di quartiere organizza l'ultima serata prima di SUBURBANA festival.
Ai controlli BLACK STAR LINE sund system da Lecce veterani della scena dub & roots reggae.

21 luglio 2008

[CS] sentenza Bolzaneto

Fate pure.

Torturare, minacciare, pestare e calpestare i diritti delle persone, specie se voi appartenete alle forze dell'ordine e loro sono manifestanti, in questo paese è un reato da niente. Al contrario spaccare una vetrina è una delle cose più gravi che possa capitarvi di fare. Le persone sono niente, la "roba" è tutto. Ecco la morale che esce fuori dai processi di Genova.

Nonostante l'impianto accusatorio dei PM che denunciavano le violenze e le torture accadute all'interno della Caserma di Bolzaneto durante le giornate del G8 del 2001, le pene per 15 su 45 inquisiti sono state lievi. Lievi erano state le richieste, ancora più lievi sono state le condanne.

Non potevamo aspettarci di più, non potevamo aspettarci di meglio, dai tribunali di un paese in cui non è previsto il reato di tortura; che c'è stata, sì, ma non accompagnata dall'abuso di ufficio su cui si era retto, da un punto di vista giuridico, l'impianto processuale. Quindi, a Bolzaneto, non è successo nulla o quasi.
Nessuna violenza gratuita e nessuna violazione della Convenzione internazionale per i diritti dell'uomo.

Contentino necessario ma non sufficiente per le 209 parti civili saranno i risarcimenti. Contentino altrettanto pietoso per avvalorare la triste tesi delle mele marce le poche e lievi pene inflitte ai 15 ritenuti colpevoli, tra cui spiccano il già condannato Perugini e Gugliotta, responsabile per la penitenziaria della caserma. I reati rimasti in piedi e comminati sono un generico abuso d'autorità e fatti specifici e individuali, il che spiega la ragione delle "moderate condanne".

Così cala il sipario, per ora, su questo processo che andrà in prescrizione nel 2009. La verità emersa dalle testimonianze delle vittime di Bolzaneto è stata solo parzialmente riconosciuta: difficile negare del tutto un'evidenza così luminosa a pochi mesi dalla sentenza per l'altro grande processo alle forze dell'ordine, quello per il raid alla diaz. Ma certo quello che racconta questa sentenza è che la tortura è un abuso d'autorità e allora perchè la Diaz non potrebbe essere letta come una tranquilla e dovuta perquisizione? C'è da essere pessimisti ma questo si era già capito.

usa questo link per leggere il dispositivo della sentenza: dispositivo_sentenza_Bolzaneto.pdf

Supporto Legale

15 luglio 2008

[CS] Requisitoria Bolzaneto


BOLZANETO...SE 80 MI DA' TANTO
Meno di 80 anni per i 45 torturatori di Bolzaneto: queste le richieste dei pm genovesi.
Premettendo che siamo contro il carcere, non possiamo esimerci dal commentare le richieste di pene per i 45 imputati al processo per le torture di Bolzaneto. La premessa dei pm recitava frasi di grande impatto, parlando di episodi gravissimi, di torture, vessazioni, impunità. Nel leggere poi le richieste di pena il comportamento dei pm si è tramutato in una prudente lettura giuridica, alla ricerca di appigli e codicilli in grado di alleggerire le richieste. Ben venga la prudenza e il garantismo. Però ci chiediamo: perché solo per le forze dell'ordine e non per i manifestanti (colpiti invece duro, sia dalle richieste, sia dalle sentenze)? Infine: la conclusione cinica e spietata, che ci viene dal cuore e da quel poco di esperienza con le aule giudiziarie che abbiamo, è la seguente. Evidentemente in uno stato di diritto conviene più agire violenza contro le persone, specie se in un clima di impunità e discriminazione, razziale e sessuale, piuttosto che colpire qualche vetrina in giro per il mondo. Agire contro "cose" è peggio che agire contro le persone. Il risultato giuridico, e purtroppo sociale e culturale, che ne deriva, ad oggi, è questo. Vietato toccare la merce.
La storia siamo noi
supporto legale


SUBURBANA FESTIVAL 2008

Anche quest’anno, per la 4 volta, si rinnova l’appuntamento con SUBURBANA FESTIVAL: il festival dell’autorganizzazione sociale.
Il festival, ideato e promosso dai Comitati di Quartiere, quest’anno si svolgerà nei giorni 8 – 9 – 10 agosto presso l’ex maneggio di Fantiano, in prossimità delle cave omonime, a Grottaglie.
Si è dunque data una nuova location all’evento, abbandonando lo scenario abituale della Masseria Vaccarella che aveva ospitato la rassegna nelle tre edizioni precedenti.
La scelta è dettata dalla necessità di dover abbattere i costi organizzativi ed offrire l’evento con ingresso a ingresso libero e contributo facoltativo. Tale opzione è utile a rendere l’accesso fruibile a chiunque, svincolando la partecipazione dal corrispettivo del biglietto.
In tal modo si compie un veloce balzo in avanti verso il senso compiuto del Festival che si prefigge di raggiungere il numero maggiormente possibile di persone. In combinata con la tradizionale prerogativa di non utilizzare alcuna sponsorizzazione, la nuova impostazione tende ad un maggior coinvolgimento, sia quantitativo che qualitativo. Qualitativo nel senso della partecipazione attiva, in modo che ogni persona interessata esca dalla mentalità della semplice fruizione per proiettarsi da protagonista nella costruzione di un progetto.
Novità anche nella composizione del palinsesto. Per comporre il programma dell’evento è stata redatta e diffusa una mail d’invito a tutte le realtà musicali ed artistiche ritenute sensibili. L’iniziativa ha avuto tale successo da dover purtroppo porre diniego a moltissime persone che ci avevano dato disponibilità.
La rassegna, pur mantenendo la tradizionale formula dei tre giorni, si arricchisce quantitativamente e qualitativamente. In programma nei tre giorni: concerti musicali, rassegne di cortometraggi, installazioni fotografiche, rappresentazioni teatrali. Ampissimo il panorama musicale che prevede in ogni serata 5 band provenienti da tutta Italia. I generi musicali saranno i più disparati per soddisfare l’esigenze di ogni ascoltatore. Si oscillerà tra note folk, ritmi rock, suoni punk - hard core ed oi, ci saranno canzoni di lotta, musica hiphop e reggae, troveranno anche spazio sonorità elettroniche (per il programma dettagliato vedi il link a fondo articolo).
Novità assoluta, l’ingresso del teatro nel programma del festival. Questa new entry non si affaccia come puro esperimento ma come reale pilastro portante dell’iniziativa. Difatti ognuna delle tre serate prevede una diversa rappresentazione. Si inizierà venerdì 8 agosto con i bolognesi del teatro volante che metteranno in scena uno spettacolo sui temi dell’antifascismo. Sabato si proseguirà con i reggini del teatro ASU – artisti socialmente utili- che tratteranno i temi di più scottante attualità. Finale pirotecnico domenica 10 agosto con la performance dei pesaresi c’è chi c’ha teatro con il loro spettacolo acrobatico per grandi e piccini.
Dunque spettacoli con contenuti importanti che fungeranno da supporto alle tre giornate tematiche che caratterizzeranno il festival. Come si è gia detto la rassegna, oltre a definirsi come appuntamento musicale, vuole proporsi come momento politico e di aggregazione sociale.
Presentare un festival musicale con finalità politiche ci sembra irrinunciabile in una realtà come quella jonica. La disastrosa situazione di Taranto e della sua provincia non possono essere dimenticate neppure per un attimo, neanche nei momenti di svago. Ci piacerebbe potesse essere diverso ma questo ci impone oramai la realtà.
La composizione della città che vede la presenza oppressiva di Ilva, Marina Militare e una classe politica dirigente che facilita le speculazioni delle ecomafie, incide fortemente sulla mancanza di spazi sociali e culturali che permettano alla gente di incontrarsi, confrontarsi, condividere bisogni ed esigenze e perchè no, trovare soluzioni.
SUBURBANA si propone umilmente di essere contenitore di tutte queste entità che muovono le loro attività nel senso dell'aggregazione, socializzazione e solidarietà. SUBURBANA vuole essere lo spazio liberato di una società oppressa a tutti i livelli.
La formula dell'atuorganizzazione fà ricadere tutti gli sforzi organizzativi ed economici sui promotori, la mancanza di sponsor è una scelta fortemente voluta. Privarsi di una sponsorizzazione o di un patrocinio vuole essere un segnale chiaro: l'aggregazione ed il protagonismo possono sopperire alle minore disponibilità di fondi. Vuole essere il messaggio a chiare lettere a chi continua a delineare la politica del "panem et circensem".Tutti gli spettacoli, oggi proposti, sono un servizio che qualcuno più o meno benevolmente offre alla gente. SUBURBANA vuole essere il momento in cui ognuno impegna se stesso in favore della comunità. Profondere energie affinché si possa creare una rete culturale e politica in grado di poter opporre sistemi diversi a quelli che tradizionalmente ci opprimono. L'unione delle forze può dare vita ad eventi parimenti importanti e qualitativi di quelli proposti a vario titolo dai grandi poli commercio-culturali. Contro la mercificazione dell'arte ed a favore delle autoproduzioni così si pone il festival.
Tutti i proventi, frutto dell'iniziativa, serviranno all'autofinanziamento dell'impegni sociali che i comitati di quartiere sostengono, ed al mantenimento delle spese processuali di quei compagni che invocando i diritti di tutti in nome della giustizia, hanno avuto modo di incontrare l'ingiustizia come imputati nelle aule dei tribunali. Questo accade sempre a più persone nella nostra nazione: l’espressione del dissenso si scontra con i metodi repressivi adottati nelle strade quanto nelle aule dei tribunali.
La sinergia delle conoscenze e delle istanze sul territorio sono prerogative indispensabili per potere sviluppare un progetto che restituisca respiro alla nostre vite.
Per poter creare dal basso una piattaforma alternativa allo scellerato modello dello sviluppo e del consumo è necessario non disperdere neppure un granello di forza.
Il nostro invito è rivolto a tutte quelle realtà, collettivi, associazioni e singoli individui che si battono a vario titolo sul territorio per difendere i diritti propri e della collettività tutta. Una richiesta di partecipazione al festival e contributo all’assemblea sul tema ambiente e territorio che si terrà nel pomeriggio del 9 agosto alle ore 18.00.

Sicuri di ricevere la massima disponibilità cogliamo l’occasione per salutare calorosamente tutti i compagni e gli amici.

12 luglio 2008

Dal presidio permanente No Discariche

[CS]

PER LA NUOVA DISCARICA PER RIFIUTI SPECIALI DI "LA TORRE CAPRARICA"

Abuso in atti d'ufficio, violazioni delle norme ambientali: gli avvisi di conclusioni delle indagini preliminari ed il rinvio a giudizio di Ruggieri(dirigente della Provincia di Taranto)e di Boccini (rappresentante legale della Ecolevante S.p.A.)sono un duro colpo ad un sistema omicida che favorisce l'interesse economico di pochi anche a scapito della vita, della salute e dei diritti di tutti.
Che le autorizzazioni al cosiddetto terzo lotto fossero viziate da documenti omissivi e che vi fosse in tutto questo una chiara "prossimità" tra politici ed affaristi dei rifiuti, era cosa risaputa. Ma sorprende piacevolmente che quanto denunciato dai cittadini con la mobilitazione di questi ultimi tempi trovi finalmente un riscontro nelle aule giudiziarie.
In questo territorio fortemente penalizzato dal punto di vista economico e violentato dal punto di vista ambientale, realizzare un'altra enorme discarica per rifiuti speciali perlopiù non prodotti in zona costituisce, per noi, un gravissimo reato contro la nostra Comunità, contro la nostra storia, contro la nostra cultura contro il nostro ambiente, contro il nostro futuro, contro i nostri diritti, contro la nostra stessa libertà.
Cancellare da atti pubblici un lungo tratto dell'antica via Appia, altri insediamenti di interesse storico come il Santuario rupestre della Madonna delle Grazie e la masseria Vicentino, una condotta dell' acqua potabile, una casa famiglia per diversamente abili e svariate realtà produttive è un atto di grande disprezzo.
Ora, con autorizzazioni falsate da omissioni l'intero terzo lotto è di fatto abusivo.
Per questo motivo pretendiamo giustizia e rispetto per i nostri diritti. Ci opporremo con ogni mezzo necessario all'apertura di questa discarica e di piattaforme ad essa funzionali.

Presidio Permanente No Discariche

11 luglio 2008

...ASPETTANDO SUBURBANA


UMI3 la casa infinita

Oggi venerdì 11 luglio, il Dottor Raffaele Russo, responsabile comunale per l’assegnazione degli alloggi popolari, ha visitato il complesso UMI3 al rione Salinella ed incontrato gli occupanti. L’incontro è servito a prendere visione della situazione del complesso abitativo e poter stilare una lista provvisoria degli occupanti nonché futuri assegnatari. Il Dr. Russo ha rassicurato sull’immediata assegnazione degli alloggi, che coprirà per intero l’esigenze degli abitanti delle saracinesche di via lago d’albano, e che avverrà entro fine mese. Il Dr Russo ha inoltre confermato l’impegno assunto da IACP per l’ultimazione dei lavori dell’immobili nella fattispecie l’allaccio alla rete idrica e fognaria; le scadenze che Russo ritiene improrogabili,sancirebbero l’inizio dei lavori a settembre ed il loro completamento nel mese di dicembre. Che sia davvero l’ultimo capitolo di una storia infida ed infinita.

COMITATO PER LA CASA – COMPLESSO UMI3

7 luglio 2008

cittadinanza attiva

PIANO PROVINCIALE DEI RIFIUTI

30 giugno 2008. Lunedì. Al salone di rappresentanza della Provincia di Taranto, incontro tra amministrazione provinciale, ARPA regionale, istituzioni locali ed associazioni. Scopo dell'incontro: cominciare un percorso informativo sulla VAS (valutazione ambientale strategica) per il piano provinciale di smaltimento dei rifiuti urbani.

Il fine della riunione era dunque stabilire modi, criteri e possibilità di esprimere il proprio parere sugli scenari presentati dalla Provincia. Sono stati presentati degli stralci in cui si valutavano i criteri da rispettare nell'ambito di ogni futura proposta per il piano di smaltimento dei rifiuti e le modalità di coinvolgimento della popolazione.

Durante la presentazione è stato in qualche modo chiesto il parere della cittadinanza sulle modalità di coinvolgimento che avrebbe attuato la Provincia, che invita a presentare in data 15 Ottobre diversi scenari tra cui scegliere quello che più si adatta ai criteri proposti.

Le pressanti richieste dei cittadini, affinché sia attuata la convenzione di Aauhrus, hanno avuto finalmente effetto. Ora pretendiamo che alle parole seguano atti concreti.

Ci fa specie il fatto che l'assessore all'ambiente del Comune di Grottaglie, Ciro Alabrese, vestendo gli abiti di presidente dell'Ato3 (ambito territoriale ottimale) propagandi come fondamentale il coinvolgimento della cittadinanza in tematiche di interesse generale come lo smaltimento dei rifiuti, ma dimentichi di dare seguito a tali dichiarazioni di intenti nel suo paese, Grottaglie.

Lì si è proceduto all'autorizzazione di ben tre lotti di discarica escludendo i cittadini, le cui iniziative sono state anche denigrate e criminalizzate.

Primo passo indispensabile per un pieno coinvolgimento dei cittadini dovrà essere l’apertura di una sezione apposita all’interno del sito web della Provincia che permetta l’acquisizione di informazioni e la raccolta dei contatti e delle proposte.

Inoltre, per far sì che la gli enti interessati e la cittadinanza possano esprimere al meglio le proprie valutazioni occorre che la Provincia distribuisca a tutti gli attori della VAS il materiale necessario.

In particolare vanno fornite informazioni certe, ad oggi, su:

1) Censimento di TUTTI i siti per il trattamento dei rifiuti e particolarmente di quelli per lo smaltimento (discariche, inceneritori, recupero, compostaggio, ecc).

2) Valutazione tecnica inerente alla loro dimensione e alla previsione di smaltimento (quantità di materiale conferibile fino ad esaurimento per le discariche, regime giornaliero per gli inceneritori e altri).

3) Valutazione su base statistica certa della produzione provinciale di rifiuti nel corso degli ultimi anni e stima delle quote future, tenendo conto delle percentuali da recuperare imposte dalle leggi.

Solo così si potranno fare considerazioni serie e soprattutto si eviterà di cavalcare l'onda napoletana dell'emergenza per giustificare speculazioni sulla pelle del territorio e dei cittadini.

Queste premesse, peraltro, costituiscono la base fondamentale di conoscenza che la Provincia deve dimostrare di avere per condurre correttamente la VAS.

Crediamo che sia fondamentale battersi affinché i criteri da scegliere vadano nella direzione del miglioramento della situazione ambientale tarantina e non a peggiorare situazioni già gravissime. E’ importantissimo che gli scenari proposti non comprendano alcun impianto che produca diossina (dato che il 90,3% di tutta quella industriale emessa in Italia inventariata nel registro INES appartiene alla nostra provincia) e che si evitino assolutamente altre discariche oltre le 72 già presenti nel nostro territorio.

Siamo fortemente convinti che per risolvere il problema siano necessarie ipotesi alternative, più sostenibili ed avanzate rispetto allo smaltimento in discarica ed all’incenerimento. Questi ultimi, ormai, costituiscono strategie obsolete, pesantemente inquinanti e non in grado di chiudere il ciclo di smaltimento dei rifiuti, nonché contrarie alle direttive dell’Unione Europea.

La cittadinanza attiva e sensibile al problema ha dimostrato di possedere capacità e competenze e di essere in grado di proporre ipotesi alternative estremamente valide.

Proponiamo dunque a tutte le realtà attive presenti sul territorio un incontro per la redazione di un piano programmatico, per dimostrare che la partecipazione non può limitarsi alla consultazione. Che i cittadini non sono servi e spettatori della svendita del territorio.

Comitati di Quartiere-Presidio Permanente-Comitato per Taranto

la casa infinita

LA CASA E' UN DIRITTO! NON IN ITALIA.

ventanni per avere l'assegnazione di un alloggio popolare, liste di assegnazione mai rese pubbliche, specualazioni politiche sui bisogni della gente, amministratori indagati, ditte appaltatrici scomparse nel nulla.

Questo è lo scenario in cui si trova chi rivendica i propri diritti nel paese Italia.


Taranto, 1 luglio 2008

Il Comitato per la casa, composto dalle famiglie occupanti il complesso UMI3 al rione Salinella, fa sapere che l’incontro di questa mattina a Palazzo di Città si è risolto con un nuovo nulla di fatto. L’appuntamento avrebbe dovuto ratificare definitivamente la delibera del mese scorso in cui venivano stanziati i 70.000 euro necessari all’allaccio fognario ed idrico del complesso, si sarebbe dovuto altresì far luce sulla situazione delle assegnazione degli alloggi. Non solo tutto questo non è avvenuto, ma i presenti sono stati incredibilmente respinti ed aggrediti dalla Polizia Municipale che non ha permesso l’accesso all’atrio del Comune. In un secondo momento i Municipali stessi hanno cercato di trattenere all’interno due donne del comitato, identificandole e denunciandole per aggressione. Il tutto si è concluso con una nuova promessa d’incontro fissata per venerdì 11 luglio.

E’ incredibile ed incivile il comportamento dell’amministrazione che continua a procrastinare gli impegni già presi. E’ davvero incomprensibile il modo di rapportarsi della Polizia Municipale che evidentemente non ha i mezzi morali per svolgere questo tipo di occupazione, proponendosi in modo aggressivo e non assolutamente pertinente: difatti è evidente che si era li per rivendicare il diritto alla casa che viene rincorso da un ventennio e di certo non si volevano creare disordini. Il disordine però lo ha creato chi dovrebbe tutelare l’ordine. Ma come spesso accade in Italia i poteri non amano essere giudicati ne criticati e da qui un facile rovesciamento della realtà: due malcapitate, senza casa da 20 anni, denunciate. Bravi continuate pure così! Questo è il segnale di discontinuità con il passato di cui ha bisogno l’amministrazione per attuare le sue politiche?

Il Comitato per la Casa rifiuta inoltre ogni tipo di strumentalizzazione politica da qualsiasi parte proveniente, prendendo le distanze dalle dichiarazioni di Renna del movimento Condemi.

COMITATO PER LA CASA – UMI3- SALINELLA

2 luglio 2008

Nella terra del malaffare: storie di devastazione e saccheggio ambientale


Venerdì 4 Luglio al presidio permanente no discariche il comitato di quartiere presenta: aspettando SUBURBANA... serata di controinformazione sulla repressione delle lotte ambientali.

Mentre chi giustamente rivendica il diritto alla salute viene criminalizzato indagato e processato chi devasta e saccheggia il territorio tutti i giorni non risponde mai dei crimini che commette, tra i tanti il più grave è l'averci rubato il destino salvaguardando il profitto di pochi sulle spalle di tutti.


Una provincia con 72 discariche distribuite in 29 paesi, 9 impianti sottoposti a normativa SEVESO, record italiano ed europeo della diossina emessa.


In questo scenario apocalittico coloro che dovrebbero tutelare il territorio continuano ad approfittare della proprie posizioni per favorire speculazioni.


La cittadinanza continua a pagare prezzi altissimi, dal punto di vista sociale e ambientale.


Le amministrazioni sembrano non trovare spazio, nelle loro agende, per affrontare seriamente tali problematiche, anzi sono sempre più pronte a favorire le logiche affaristiche a discapito della popolazione. Chi dovrebbe rappresentare le istanze della gente tende sempre maggiormente a tutelare le esigenze economiche di industriali senza scrupoli che prediligono la strada del profitto ad ogni costo.


Per quanto tempo potremo ancora affidarci a questa classe dirigente? per quanto tempo ancora dovremo assistere alle putrescenze del nostro sistema politico?


In questo clima chi lotta per difendere i propri diritti subisce la criminalizzazione e viene additato come nemico dello sviluppo. La risposta ai bisogni si risolve in denunce e repressione in nome del rispetto della legge.


Purtroppo, mai come oggi, la legge è passibile d'interpretazioni. Tali interpretazioni assumono caratteri grotteschi in alcuni casi; un esempio su tutti è quello del presidio di Grottaglie. I presidianti sono stati invitati a lasciare il presidio perchè la loro presenza potrebbe essere dannosa per il territorio che occupano, tutelato da vincoli paesaggistici ed idrologici. Ma a distanza di venti metri questi vincoli non esistono più e si autorizza la costruzione di nuove discariche per rifiuti speciali. Ad emettere questi provvedimenti, evidentemente bivalenti e divergenti è lo stesso Consiglio Comunale grottagliese. Misteri della politica? no, questioni di soldi.


Non può essere dunque questa la legge che deve tutelarci.


Lo sviluppo non può dare spazio a null'altro, questo è il messaggio a chiare che lettere che gli amministratori vorrebbero far passare. Ma lo sviluppo che ci viene proposto ed imposto è lo stesso che ha creato sul territorio nazionale vertenze ed emergenze trentennali.


Ci chiediamo perchè chi devasta e saccheggia il territorio da anni riducendolo a terra arida e piena di diossina e annullando di fatto le sue possibilità di sviluppo venga protetto da questa legge e chi invece rivendica un sacrosanto diritto come quello alla salute viene criminalizzato e perseguitato con denuncie querele e sanzioni. E quando questo non basta, ecco l'ideona:" l'esercito".


Pretendiamo un futuro a misura d'essere umano, pretendiamo un destino da scriverci da soli e non imposto da scelte scellerate e non condivise...


Non siamo più disposti ad abbassare la testa di fronte a questo scempio, diciamo basta alle speculazioni sull'immondizia e ci impegnamo a redigere un piano provinciale per lo smaltimento dei rifiuti che abbia un respiro più ampio e che venga pensato come beneficio per le popolazioni...


Chiediamo a chiunque abbia a cuore il suo destino di unirsi a noi in questa impresa per salvare il nostro futuro e quello dei nostri figli.


30.000 TONNELLATE DI ECO.. "BALLE"!


giriamo dal blog del Presidio Permanente e sottoscriviamo..


I rifiuti campani, compattati in ecoballe respinti senza indugio dalla germania e dalle altre regioni italiane per la loro radioattività, le ecoballe al centro delle inchieste su politici e camorristi, protagonisti dei 14 anni di emergenza rifiuti in campania, secondo il sindaco di Massafra non dovrebbero destare preoccupazioni tra la cittadinanza.Trentamila tonnellate della monnezza che nessuno vuole, vengono adesso benedette dai rappresentanti istituzionali locali. Tale atteggiamento è quantomeno irresponsabile per chi, per il proprio ruolo, dovrebbe invece essere il massimo tutore, garante e responsabile della salute pubblica.Tra pianificazione protesa verso nuovi inceneritori ai programmi di installazione di un pericolosissimo rigassifigatore, sino ai soliti tentativi di legalizzare discariche illegittime, senza alcuna distinzione, regione, comuni e province, tutti sembrano iperattivi, tutti indaffarati a spianare la strada agli affaristi della morte e dell’inquinamento. Mai era stata tanto violenta l’aggressione contro questo territorio, mai erano stati tanto irreversibili i danni. Ormai non c’è più tempo da perdere.


Invitiamo tutti i cittadini della provincia jonica a ribellarsi, e a riconquistare la propria dignità. Solo dal dialogo tra tutte le realtà attive in tutto il territori può nascere una grande mobilitazione. Costruiamo insieme libertà solidarietà ribellione. Con ogni mezzo necessario


27 giugno 2008

fumi di parole





riceviamo e pubblichiamo..

Oggi abbiamo vissuto una giornata particolare. L'Arpa Puglia stava effettuando il monitoraggio del camino E312 per rilevare la diossina. Fissando lo sguardo su tale camino le emissioni erano chiare e apparivano fortemente diluite. Tutt'intorno invece apparivano emissioni opache e diffuse che fuoriuscivano non dai camini ma dai punti più vari degli impianti.
Ad esempio dall'impianto dell'agglomerato "sbuffavano" fuori fumi opachi e densi mentre da camino E312 uscivano fumi bianchi e diluiti. Oggi ciò che abbiamo visto lo abbiamo filmato con lo scrupolo del regista: questo scenario è in un video che documenta fin nel dettaglio quanto diciamo…. continua

26 giugno 2008

..e questo è solo l'inizio

Domani venerdì 27 Giugno '...aspettando suburbana' (locandina!) oltre che una serata musicale, sarà un momento di controinformazione sulla questione ambientale.

Accanto a noi del comitato di quartiere ci saranno anche il presidio permanente di Grottaglie e il comitato per Taranto.

Il tema centrale della serata sarà la questione diossina e gli inceneritori.

Ancora una volta gli esecutivi italiani continuano a propinare una falsa soluzione all'emergenza rifiuti.

Spacciando per risorse le discariche e gli inceneritori attuali per poterne costruire altri, i politici nascondono ai cittadini che l'emergenza rifiuti in Campania è causata proprio da questi impianti.

Continuano imperterriti ad asserire che le responsabilità per l'emergenza rifiuti siano esclusivamente della camorra, ma "dimenticano" che le inchieste giudiziarie attuali coinvolgono camorra, massoneria, politica e imprenditoria.

"Dimenticano" i politici e i giornali tutti di riportare un'intercettazione telefonica (a nostro parere illuminante sulle vere responsabilità dell'emergenza in Campania) in cui due persone parlano della cava del presidente Silvio Berlusconi, nella quale si dovevano sversare rifiuti tossici e specificano che prima delle elezioni bisogna sversare diluendo molto il carico, ma dopo il 16 Aprile (elezioni 2001 ndr) si potrà sversare senza troppi problemi.

Iniziamo quindi a chiederci se il consiglio dei ministri svolto a Napoli fosse necessario non per risolvere l'emergenza, ma per risolvere i problemi giudiziari del presidente. Temiamo che il decreto sulle intercettazioni serva per nascondere le responsabilità di questo esecutivo nell'emergenza rifiuti, che la sospensione dei processi per le cariche più alte dello stato serva per proteggere il premier da eventuali dimostrazioni della sua politica personalistica e distruttiva.

Ci sembra inoltre plausibile che le logge massoniche su cui indaga la magistratura in merito allo smaltimento abusivo siano direttamente o indirettamente legate ad uno degli esponenti di spicco della loggia P2: Silvio Berlusconi(tessera 1816 dagli elenchi sequestrati nel 1981).

In un momento così delicato è sempre più importante cercare di costruire un fronte cittadino capace di spezzare le catene che ci legano alle logiche del profitto e che attanagliano il nostro destino.

Dobbiamo assolutamete impedire che nella città della diossina e nella provincia jonica si accendano altri incenritori o che addirittura si permetta di bruciare rifiuti a impianti come la Cementir.

Se non difendiamo noi il nostro futuro non lo farà nessuno!

La campania è solo l'inizio dell'emergenza in quanto inceneritori e discariche non chiudono il ciclo dei rifiuti, c'è un solo modo per risolvere l'emergenza ed è 'rifiuti zero'.

La strategia rifiuti zero prevede la riduzione dei materiali non differenziabili e la meta del riciclo al 100%.
Tale politica strategica permetterebbe di risparmiare non solo sullo smaltimento dei rifiuti, ma anche sull'acquisto dei beni di consumo dato che reciclare costa molto meno che produrre.

Sarebbe un beneficio per la popolazione tutta, ma ovviamente chi amministra lo stato senza distinzioni politiche, continua a favorire le logiche del profitto a scapito della salute di tutti i cittadini.

Dobbiamo fermare questo scempio, fermarli è possibile

FERMARLI TOCCA NOI!!!


23 giugno 2008

On my radio

ASPETTANDO SUBURBANA 2008


venerdì 27 giugno alla masseria vaccarella di Paolo VI (TA)
Dalle 22 serata di controinformazione sulla tematica ambientale.

La provicia Jonica è oggetto, ormai da tempo, delle speculazioni dirette dalle varie ecomafie che con il benestare della classe politica dirigente ha determinato la costruzione di più di 70 discariche sparse per tutta la provincia Ionica, alcune apertamente abusive, altre apparentemente legali ma per la cui costruzione o ampliamento nessuno dei cittadini è stato interpellato o informato, come espressamente richiesto dalla convenzione di Aarhus.

Nonostante il triste primato sulla produzione di diossina (il 93% della diossina italiana), nonostante Taranto sia riconosciuta come città ad elevato rischio ambientale, le logiche del profitto continuano a scavalcare il diritto alla salute e si continuano a proporre rigassificatori, raddoppi dell'Eni, centrali nucleari ed inceneritori, nonchè la proposta agghiacciante inclusa nel piano provincia le dei rifiuti di permettere di bruciare rifiuti in impianti come la Cementir.

In località La torre caprarica tra Grottaglie, San Marzano e Carosino attualmente i cittadini stanno combattendo insieme la battaglia più dura, quella per il diritto alla Salute contro l'ampliamento della discarica sita in quelle campagne.

La necessità di discutere di queste tematiche e delle possibili soluzioni è divenuto ormai prioritario per la gente comune, le famiglie, e i ragazzi/e che come noi provano a lottare per una vita più dignitosa.

Venerdì 27 vuole essere un occasione per discutere di queste tematiche che verranno approfondite nel festival in un'assemblea pubblica.

VI ASPETTIAMO.....

14 giugno 2008

Criminalizzare per isolare

La tendenza seguita in maniera trasversale da qualunque corrente politica, con l’appoggio della digos, della magistratura e di alcune testate giornalistiche a criminalizzare qualunque forma di alterirtà sociale è ormai sempre più evidente.

La campagna stampa partita dopo il rinvio a giudizio degli imputati per il processo per associazione sovversiva locale costruito a Taranto contro 19 compagni ne è un chiaro esempio.

Assistiamo ancora una volta ad una campagna diffamatoria ed intimidatoria che mira esclusivamente ad allontanare qualunque forma di alternativa dalla gente comune.

Anche questa volta la stampa dimentica di presentare il contesto in cui si svolgono i presunti reati su cui si basa l’impianto accusatorio, trascrive reati ormai derubricati o prosciolti, allo scopo di definire terroristi e criminali gli imputati di questo processo.

Dimenticando per esempio di dire che sull’omicidio Carlo Giuliano non è stata fatta ancora nessuna chiarezza; che le torture di Bolzaneto sono state lasciate pressoché impunite, che la macelleria messicana vista nella scuola Diaz non ha ancora mostrato nessuna responsabilità ufficiale.

Dimentica che sono questi i temi principali di ogni manifestazione a noi contestata, che ogni cosa fatta è stata svolta alla luce del sole;dimentica di inquadrare i veri criminali (chi perpetra i massacri di piazza, chi devasta e saccheggia interi territori) e si accontenta di allinearsi a un sistema che vede nella negazione sistematica del diritto al dissenso il suo unico caposaldo.

Dimentica, scientificamente, di ricordare che alcuni di questi imputati si sono visti assolti in primo grado dal tribunale di Cosenza per il reato di associazione sovversiva, in quanto “il fatto non sussiste”.
Dimentica che gli unici veri artefici di un turbamento economico politico e sociale della città di Taranto sono coloro che ne hanno provocato il dissesto finanziario e che girano liberamente per la città.

ASPETTANDO SUBURBANA




Venerdì 20 Giugno presso la cooperativa Owen (strada San Giorgio-Monteiasi), comincieranno le iniziative che introdurranno SUBURBANA..

il calendario di ...aspettando suburbana, si articolerà in più giornate di musica e controinformazione sui temi del festival dell'autorganizzazione..

Dalle 22:00 splendido soul blues e rock contest offerto dai Dinamika, dai Black I Know e dai Kaizen.
Serata di controinformazione e approfondimento sulla questione della deriva autoritaria di questa nazione e sul processo per associazione sovversiva montato a Taranto nel 2002 che si inaugurerà il 15 ottobre del 2008..

11 giugno 2008

Difendiamo il diritto al Dissenso!

Ieri, 10/06/08, il giudice per l’udienza preliminare Ingenito, ha rinviato a giudizio 19 imputati per il reato contestato di associazione sovversiva. il processo s’innaugurerà davanti alla corte di assise del Tribunale di Taranto il 15/10/2008.

Nonostante alcuni degli imputati nel processo jonico siano già passati in giudizio presso la procura di Cosenza ed assolti con formula piena in primo grado di sentenza( perché il fatto non sussiste ) , la magistratura tarantina continua ad accanirsi contro questi strenui difensori dei diritti proprii e di tutti e contro quelle strutture che da anni esprimono sul territorio la loro idea di un altro mondo possibile in maniera assolutamente trasparente e legittima.

Non vogliamo e non possiamo rassegnarci a questo assurdo sistema giudiziario, che alla giustizia non somiglia neppure vagamente. Un sistema giudiziario secondo il quale la divisa non si processa, non si toccano gli aguzzini di Bolzaneto e della DIAZ, non si vuole fare chiarezza sull’omicidio Giuliani. Un sistema giudiziario che sembra avere come unico fine l'annullamento del diritto al dissenso.

Il PM Perrone ha montato il fantasioso teorema di associazione sovversiva locale tarantina su una serie di reati fini. Un teorema in cui poco hanno a che vedere i capi di imputazione con quello che è successo realmente.

Un esempio tra tanti: una manifestazione di protesta contro i movimenti anticostituzionali neofascisti si è trasformato addirittura in sequestro di persona solo perché si manifestava davanti alla sede di forza nuova.

È preoccupante che, con la continua manipolazione della realtà, si cerchi di criminalizzare i movimenti, allontanando la gente comune da una sacrosanta protesta per un mondo più vivibile.

Riteniamo assurde le accuse mosse verso gli imputati del processo di Taranto. La vera associazione sovversiva che ha turbato l’ordinamento economico e sociale di questa città si è consumata in un altro luogo: il palazzo di città, dove il malaffare e la malapolitica hanno portato la città al fallimento. un debito di 900 milioni di euro ed un baratro sociale, oltre che economico i cui responsabili sono a piede libero, talvolta investiti, ma solo marginalmente, da processi penali.

I cittadini pagano invece il conto per i furti altrui.

Questa democrazia in agonia ci preoccupa.
Ci chiediamo dunque quale sarà il futuro di questo paese.

Nel 2001 si contestava il G8 e l’idea stessa che 8 persone si arroghino il diritto di rappresentare il mondo intero, non certo tutelandolo ma derubandolo di terre, risorse, ambiente.

Le denunce di allora continuano a cadere nel vuoto. Il predominio del profitto di pochi sulla pelle di tutti si manifesta in maniera sempre più palese. Scelte scellerate e trasversali coinvolgono l’intero arco parlamentare negli affari illeciti delle cosiddette “grandi opere”: inceneritori, basi, alta velocità e discariche e rigassificatori in territori già devastati dai monarchi del denaro.

I manganelli in val di susa, in campania a melfi… non sono altro che la conferma di ciò che è avvenuto a Genova nel 2001. Le ragioni vengono annullate con la repressione; i diritti calpestati con la prepotenza; la gente annichilita e ridotta al silenzio ed al timore.
Per le classi dirigenti la democrazia non è partecipazione né condivisione delle scelte.

Chiunque per qualunque motivo si opponga a questa logica a senso unico, subisce immediatamente l’ondata repressiva. E ciò che accadde a Genova fu solo il preludio di questa deriva autoritaria sempre più evidente.

La nostra sta diventando una democrazia di facciata, che si impoverisce sempre più grazie anche ai mezzi di informazione, complici o co-protagonisti di questa continua criminalizzazione delle lotte.

Un esempio recente sta nelle cariche di Chiaiano; cariche nelle quali una donna incinta di otto mesi ha perso il bambino, due ragazzi sono stati deliberatamente spinti giù da un parapetto spezzandosi tutte e due le gambe (uno rischia di rimanere zoppo) e una bambina di 15 anni, per cercare di difendere sua nonna dalle manganellate, si è rotta il braccio. Anche in questo caso, la stampa ha fatto passare i cittadini, che manifestavano in maniera pacifica, per un branco di guerra fondai e camorristi, dimenticando di dire che chi ha veramente interessi nel proliferare di discariche e inceneritori è proprio quella lobby politico-economica, questa sì fortemente collusa con la camorra e con la malavita organizzata.
Chi, da anni, si batte per il diritto alla salute, al lavoro e all’integrazione sociale dei cosiddetti ‘quartieri ghetto’, viene coinvolto in processi pesantissimi.

Il comitato di quartiere esprime la sua più totale solidarietà a chiunque subisca le persecuzioni giudiziarie di uno stato sempre meno democratico sempre più autoritario ed arrogante, perché impegnato a difendere il diritto alla salute come a Vicenza a Napoli a Torino ed anche qui da noi a Grottaglie e San Marzano..

Tutta la nostra solidarietà a chi è vittima della repressione

Contro chi, all'estero, esporta la democrazia con i missili, e qui parla di democrazia attentando alla libertà......

5 giugno 2008

Processo di Taranto aggiornamenti

Oggi si è tenuta presso il tribunale di Taranto l'udienze preliminare del processo tarantino nato nel 2002 e che da allora continua ad essere rinviato.Nel maggio del 2002 contro una trentina di militanti di base tarantini viene emessa l’assurda accusa di “associazione sovversiva locale” che porta agli arresti domiciliari 9 di loro.
A distanza di pochi mesi (15 novembre 2002) parte una seconda inchiesta con le stesse identiche accuse, questa volta a livello meridionale che vede nel corso degli anni 13 persone processate per il reato di associazione sovversiva e assolti con formula piena (..il fatto non sussiste) in 1°grado dal tribunale di Cosenza il 24 Aprile 2008.

Oggi a Taranto il giudice Ingenito non ha rinviato, ma ha sospeso il giudizio aggiornandosi a martedì 10 Giugno in cui probabilmente dovrebbe pronucarsi sull'archiviazione o il rinvio a giudizio degli imputati.
L'assurda accusa diventa grottesca quando si pensa che chi ha davvero causato il dissesto economico e sociale della città continua ad aggirasi senza problemi per Taranto.

In solidarietà con tali imputati domani al comitato di quartiere città vecchia organizziamo una cena sociale con musica dal vivo e proiezioni per raccogliere fondi per le spese processuali che da anni sosteniamo.

CENA SOCIALE PER GLI IMPUTATI TARANTINI

3 giugno 2008

5 GIUGNO: IL TEATRO DELL’ASSURDO IN REPLICA


La repressione è lo strumento più forte delle politiche di controllo sociale che difende tutti gli interessi del capitalismo applicato per salvaguardare i propri profitti.
Siamo di fronte ad un estesa applicazione di una “guerra di bassa intensità” che mira a ridurre al silenzio e a schiacciare sotto una montagna di provvedimenti repressivi ogni espressione autorganizzata del conflitto sociale o di puro dissenso alla guerra infinita e alle politiche neoliberiste dei governi di centrodestra e di centrosinistra. Da diversi anni assistiamo alla costruzione di teoremi da parte di magistrati, polizia e carabinieri dei Ros,che mirano alla criminalizzazione di tutti quei movimenti politico-sociali atti a difendere il diritto inalienabile ad esistere.
Nel maggio del 2002 contro una trentina di militanti di base viene emessa l’assurda accusa di “associazione sovversiva locale” che porta agli arresti domiciliari 9 di loro e a distanza di pochi mesi (15 novembre 2002) parte una seconda inchiesta con le stesse identiche accuse, questa volte a livello meridionale che vede nel corso degli anni 13 persone processate per il reato di associazione sovversiva e assolti con formula piena (..il fatto non sussiste) in 1°grado dal tribunale di Cosenza il 24 Aprile 2008.
Nel procedimento in corso a Taranto,viene contestata la partecipazione alle mobilitazioni di Napoli e Genova durante il Global Forum e il summit del G8, l’attiva partecipazione al fianco dei lavoratori, l’ occupazione di stabili in disuso per l’organizzazione di eventi sociali e la “pesantissima” accusa di aver lanciato uova contro la prefettura in risposta ai massacri di Genova. Schierati all’interno delle lotte come parte integrante di un movimento che ha prodotto enormi mobilitazioni contro la guerra e in difesa dell’ ambiente, per la trasformazione della società, nel rispetto delle diversità sociali e culturali queste accuse assurde non trovano nessun riscontro nel nostro operato quotidiano sempre espresso alla luce del sole senza nessun bisogno di inopportune strumentalizzazioni e linguaggi filtrati.
Dal 20 ottobre 2005 il “teatro dell’assurdo in scena” propone presso il tribunale di Taranto l’ennesimo esproprio alle lotte sociali e alla difesa del diritto ad essere considerati uomini e donne e non merce di scambio, una serie di udienze che deciderà in data odierna se rinviare a giudizio oppure no gli imputati.
Il dato che emerge nel panorama nazionale rispetto alla repressione è il crescente isolamento con cui si stanno affrontando i processi e le sempre più numerose condanne.
Pensiamo che non sia possibile affrontare la questione nei termini di una generica richiesta di solidarietà,ma che la repressione vada combattuta attraverso la rivendicazione del proprio diritto alla salute, all’ambiente, al lavoro.

Combattere la repressione significa garantire il diritto al dissenso!

27 maggio 2008

SUBURBANA FESTIVAL 2008

Un saluto a tutti i compagni
siamo del Comitato di Quartiere per l’autorganizzazione sociale Città Vecchia di Taranto.
Vi scriviamo per informarvi e coinvolgervi all’interno del nostro progetto che prende il nome Suburbana e che ormai ci vede impegnati da quattro anni.

Prima però ci sembra giusto spiegarvi chi siamo, cosa facciamo e che cos’è Suburbana.
Il comitato per l'autorganizzazione sociale Città Vecchia nasce, lavora e lotta all' interno di un contesto difficile e pieno di problematiche come quello della città di Taranto.
Taranto vive ormai da quarant'anni chiusa nella morsa di due colossi economici: la Marina Militare e l'Ilva.
La prima occupa con le sue strutture, i suoi armamenti e con la base Nato l'80 % delle nostre coste.
La seconda, industria siderurgica pesantissma, ha deturpato il nostro ambiente, sia marino che terrestre, procurando morti sia dentro che fuori le sue cancellate con la emissione del 12% della diossina prodotta in tutta Europa , con 800 nuovi casi ogni anno di tumore all'apparato respiratorio e 43 decessi per scarsa sicurezza dal 1996 ad oggi.
Come se non bastasse il territorio è oggetto delle speculazioni dirette dalle varie ecomafie che con il benestare della classe politica dirigente ha determinato la costruzione di più di 70 discariche sparse per tutta la provincia Ionica,impianti legali e non.
E' in progetto, inoltre, ormai da qualche anno la costruzione di un rigassificatore che dovrebbe nascere in una zona che ospita di già, nove impianti sottoposti a normativa SEVESO.
Questa composizione economica-strutturale incide fortemente sulla mancanza di spazi sociali e culturali che permettano alla gente di incontrarsi, confrontarsi, condividere bisogni ed esigenze e perchè no, trovare soluzioni.
Oltretutto, Taranto passa alla storia per la bancarotta comunale che ha prodotto un buco di 900 milioni di Euro.
Il comitato Città Vecchia da cinque anni lotta dal basso, denunciando le aberrazioni di una città allo sbando e proponendo possibili soluzioni aggregative per la diradazione di tali vertenze. Le nostre attività sono state oggetto delle attenzioni di ben due procure: Cosenza e Taranto. I processi nati a margine del g8 genovese del 2001, tentano di criminalizzare le nostre attività sociali e puntano al reato di associazione sovversiva. Il processo cosentino si è risolto in Primo Grado con assoluzione piena perchè “ il fatto non sussiste”, quello tarantino è alle porte e si innaugurerà a breve.

In tale contesto nasce l'idea di "SUBURBANA", festival dell'autorganizzazione sociale giunto alla sua quarta edizione.
In una città dormitorio come quella jonica, gli spazi di espressione sono praticamente azzerati ed affidati agli sforzi di tutte quelle strutture, associazioni e gruppi di persone che lottano per una città diversa. SUBURBANA si propone di essere contenitore di tutte queste entità che muovono le loro attività nel senso dell'aggregazione, socializzazione e solidarietà. SUBURBANA vuole essere lo spazio liberato di una società oppressa a tutti i livelli.
Non è dunque solo un festival musicale ed artistico, ma un vero e proprio momento di confronto culturale e politico. Le tre giornate tradizionali di appuntamento sono caratterizzate da spazi informatvi e dibattiti, per porre un punto di vista diverso e un nuovo modo di fare fronte alle problematiche.
La formula dell'atuorganizzazione fà ricadere tutti gli sforzi organizzativi ed economici sui promotori, la mancanza di sponsor è una scelta fortemente voluta. Privarsi di una sponsorizzazione o di un patrocinio vuole essere un segnale chiaro: l'aggregazione ed il protagonismo possono sopperire alle minore disponibilità di fondi. Vuole essere il messaggio a chiare lettere a chi continua a delineare la politica del "panem et circensem".Tutti gli spettacoli, oggi proposti, sono un servizio che qualcuno più o meno benevolmente offre alla gente. SUBURBANA vuole essere il momento in cui ognuno impegna se stesso in favore della comunità. Profondere energie affinchè si possa creare una rete culturale e politica in grado di poter opporre sistemi diversi a quelli che tradizionalmente ci opprimono. L'unione delle forze può dare vita ad eventi parimenti importanti e qualitativi di quelli proposti a vario titolo dai grandi poli commercio-culturali. Contro la mercificazione del'arte ed a favore delle autoproduzioni così si pone il festival.
Negli anni passati si è cercato di contattare artisti di una riconosciuta sensibilità sociale tra i quali: Radici nel Cemento, Arpioni con Tonino Carotone, Jovine, Opa Cupa, Bisca e Zulù, Lou x e Cuba Cabal, Suoni Mudù.
Quest'anno sperimentiamo una formula completamente nuova: volgiamo un invito a tutti quelli che siano interessati a contribuire musicalmente e non. Una raccolta di adesione di tutti quelli che condividono le nostre valutazioni.Musicanti, teatranti, scrittori e saltimbanchi: chiunque si voglia proporre troverà spazio per la sua arte. Gli artisti saranno selezionati entro il 30 giugno a seconda delle adesioni pervenute e delle esigenze organizzative. Chiunque dovesse essere interessato può dare disponibilità e partecipare ai processi organizzativi.
Trattandosi di un progetto politico ed essendo SUBURBANA un festival autorganizzato, vorremmo un’adesione totalmente politica, garantendo naturalmente il rimborso per le spese di viaggio, vitto e alloggio.
Tutti i proventi, frutto dell'iniziativa, serviranno all'autofinanziamento dell'impegni sociali che i comitati di quartiere sostengono, ed al mantenimento delle spese processuali di quei compagni che invocando i diritti di tutti in nome della giustizia, hanno avuto modo di incontrare l'ingiustizia come imputati nelle aule dei tribunali.

L'evento prevede una durata minima di tre giorni e conterrà al suo interno assemblee, dibattiti, videoproiezioni, musica, teatro, mostre, ristorazione, mercato solidale. Quest'anno ci ospiterà la splendida struttura immersa nel verde del maneggio di Fantiano a Grottaglie.
Quest’anno SUBURBANA FESTIVAL si svolgerà l’ 8/9/10 Agosto.
Nel caso in cui le vostre adesioni dovessero superare un limite tale da non permetterci un'organizzazione funzionale, saremmo costretti a porre dei dinieghi, impegnandoci comunque a soddisfare le esigenze di ognuno per la serie di eventi correlata al festival stesso, ad esso antecedenti o successivi e comunque sempre in completo accordo e collaborazione.
Era nostra intenzione dunque lasciarvi i nostri recapiti e magari riuscire a fare due chiacchiere, anche sui dettagli tecnici, nella speranza che questa iniziativa possa interessarvi e nella consapevolezza che tutti dobbiamo farci portatori, ognuno con i propri mezzi, della voglia di riscatto che siamo sicuri ci accomuna tutti.

Un saluto

I NOSTRI CONTATTI
comitato di quartiere Città Vecchia 0994716012

Mail: suburbanafestival@email.it
Mail: comitato.di.quartiere@email.it