8 agosto 2008

9/Agosto: Assemblea ambientale territoriale

Nell’ambito del Festival abbiamo pensato di organizzare un momento d’incontro e di confronto. Un invito rivolto alle realtà dei nostri territori che da qualche anno tentano di ridefinire i modi della politica cercando di difendere collettivamente i beni comuni. Da alcuni anni le lotte e le pratiche di autonomia, autogestione e solidarietà si sviluppano, crescono e si moltiplicano, resistono con determinazione a politiche che aggrediscono i territori devastando il tessuto sociale e l'ambiente. Cerchiamo quindi un confronto che sia sui rispettivi percorsi analizzando le difficoltà incontrate e socializzando le invenzioni necessarie per non arretrare.

Vogliamo esaminare tra l’altro il modo per prendere le decisioni col massimo di partecipazione e condivisione e le strategie più efficaci per rapportarsi con i media e con le istituzioni. Processi anche molto diversi tra loro per esperienza, composizione sociale, radicamento, forme di lotta ecc. che sono accomunati dal rifiuto di impianti inquinanti o nocivi che investono il nostro territorio, condizionandone lo sviluppo.

A tutti noi occorre confrontarsi con il Piano Provinciale dei Rifiuti. Ne conosciamo gli elementi negativi: non mette limiti alla produzione di diossine e può consentire l’incenerimento in varie soluzioni. Non cerca quindi di eliminare le morti per cause legate all'inquinamento ambientale. La monnezza è ricchezza, l'inquinamento profitto, la vita della gente non vale più niente.

La situazione di dissesto sociale, ambientale ed economico di Taranto e provincia presenta delle caratteristiche peculiari: 72 discariche su 29 comuni, l'ILVA, la raffineria dell’ENI, diverse centrali termoelettriche a carbone e ad oli combustibili, un cementificio e numerosi altri impianti oggi sottoposti alla legge Seveso. Le ricadute sulla salute di lavoratori e cittadini sono enormi: la mortalità per forme tumorali tra i residenti della provincia di Taranto è molto più alta rispetto al resto della Puglia e tumori tipici del fumatore incallito sono riscontrati in bambini che vivono nelle zone più prossime all'area industriale.In tutta la provincia sono tantissime le famiglie che hanno un morto da piangere e un parente in fabbrica...e la convinzione che l'unica scelta possibile è quella tra morire di fame subito o morire di inquinamento poi.

Tutte le realtà che difendono i beni comuni hanno l’esigenza di far rispettare i diritti della cittadinanza ai potentati economici e ai politici che si prestano così spesso a sostenere gli interessi di pochi a scapito di molti. Per ottenere questo risultato abbiamo verificato che occorre mettere insieme tutte le intelligenze senza farsi guidare da nessuno, decidendo sempre insieme. Siamo sicuri che se i cittadini s’impegnassero collettivamente ad affrontare i propri problemi, questi verrebbero risolti molto meglio di come vengono gestiti adesso.

Le riflessioni comuni non solo vanno individuando le soluzioni meno nocive per le problematiche ambientali, ma tentano di coniugare anche la soluzione di altri problemi. Per esempio la raccolta differenziata potrebbe essere attuata trasformando in lavoratori moltissimi disoccupati della provincia. Ragioniamo sul come fornirci di una vera informazione, creare insieme una soluzione ai problemi delle nostre collettività, dotarci di strumenti sempre migliori per far rispettare le nostre decisioni. Solo così potremmo da un lato sconfiggere coloro che distruggono i territori, dall’altro riappropriarci delle nostre vite.

Invitiamo tutti a partecipare al dibattito che si terrà il 9 Agosto alle 18:00

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